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Memoriale Acqualonga

I tragici eventi del 28 luglio 2013, lungo l’autostrada A16, sono costati la vita a 40 persone.
Per ricordare le vittime di quel giorno si è voluto realizzare un monumento la cui impronta a terra fosse identificata come un recinto sacro di meditazione, rivestito interamente di pietra irpina (breccia irpina) per enfatizzare il rapporto con il luogo e il contesto.
Tutto il progetto si sviluppa su un asse di simmetria longitudinale. L’ingresso avviene tramite una rampa centrale, che salendo attraverso due aiuole contenenti vegetazione autoctona e due panchine per la sosta, ascende verso la scultura. Quest’ultima, come una divinità da venerare e ammirare a 360°, svetta in tutta la sua maestosità e diventa ben visibile anche dall’adiacente asse viario. A fare da fondo a questo importante elemento, un altro componente altamente simbolico. Quaranta aste in acciaio corten che si stagliano verso l’alto, una per ogni vittima, ognuna con una dimensione diversa per identificare le diverse età. Queste aste sono ancorate direttamente al terreno e si riflettono su un sottile specchio d’acqua. Elemento Terra ed elementoAcqua, entrambi fonti di vita, da cui “rinascono” le 40 vittime morte nello schianto, per ascendere verso il cielo, elemento Aria, e rimanere lì, immutati nonostante lo scorrere del tempo, come elementi eterni ed imprescindibili del paesaggio. A conclusione del percorso, un altare in acciaio corten come elemento Fuoco, che raccoglie tutti i cimeli e gli oggetti ritrovati in loco dopo lo schianto. Un luogo dove poter lasciare un ricordo, meditare, pregare...Vivere Ancora!
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